Jean a sei braccia - Venezia: L’omaggio della Peggy Guggenheim a Cocteau

In esposizione, oltre 150 opere che hanno come comune denominatore la versatilità dell’artista

Con “Jean Cocteau – La rivincita del giocoliere”, la Collezione Peggy Guggenheim propone oltre 150 opere che hanno come minimo comune denominatore l’incredibile versatilità dell’artista. Precoce scrittore (pubblica a soli vent’anni la prima raccolta di poesie) e abile caricaturista, è capace di catturare sul foglio, con pochi agili tratti di matita, un carattere, una situazione, una personalità.

Cerco la sindrome di Stendhal - Daniele Comelli: dal sito digitale al sito reale

Proviene da una famiglia di noti galleristi. Dopo anni di attività esclusivamente web, ora ha aperto una sede a Genova

Daniele Comelli Art nasce come galleria online e, da marzo 2024, acquisisce la dimensione fisica. Abbiamo aperto uno spazio fisico affinché i clienti apprezzassero le opere al meglio. Osservare una scultura o un dipinto con la giusta luce e nel luogo adeguato è un’esperienza che può scatenare sensazioni intense. Bisogna progettare bene lo spazio e l’illuminazione.

Quei bambini candidi e malvagi - Bilbao: Al Guggenheim in mostra Yoshimoto Nara

In rassegna l’intera produzione dal 1984 a oggi

Al 2019 risale il record d’asta di Yoshimoto Nara: circa 25 milioni di dollari battuti da Sotheby’s Hong Kong per *Knife Behind Back* (2000), a pochi mesi dai 4,5 milioni di dollari di *Sleepless Night (Cat)* (1999) da Christie’s Hong Kong. 

I Grandi Collezionisti - Delon, quella irresistibile voglia di vivere e collezionare 

Una passione infinita, un amore per l’arte che ha rivaleggiato con quello per il cinema, costruendo una collezione probabilmente irripetibile. Alain Delon, scomparso da poche settimane, lascia una scia di storie, aneddoti, emozioni che hanno contribuito a costruire il mito delle grandi case d’asta. Il suo primo acquisto fu nel 1969 quando spese 700mila franchi per un raro disegno di Albrecht Durer. Allora, fu uno dei fogli più pagati al mondo. Un coleottero monogrammato AD, le sue stesse iniziali che diventeranno poi il logo della sua collezione.

Trionfo del colore - Parigi: Alla Fondazione Vuitton riflettori puntati su Ellsworth Kelly

La mostra raccoglie più di un centinaio di opere fra dipinti, sculture, disegni, fotografie e collage

La Fondazione Louis Vuitton ospita una retrospettiva inedita dell’opera di Ellsworth Kelly (1923-2015), autore di opere minimaliste e riflessive con tonalità pure applicate in ampie campiture monocromatiche.

Arte da leggere - New York: Il ritorno di Jenny Holzer al Guggenheim

Le sue scritte al neon seguono il moto ascendente delle scale a spirale del museo ideato da Frank Lloyd Wright

Con Light Line, Jenny Holzer torna al Guggenheim dopo l’installazione del 1989, che a sua volta riprendeva Truism (1978-1987), la prima serie di opere d’arte che l’hanno resa famosa, cioè una serie di scritti, che diventano opere d’arte, sì da vedere, ma soprattutto da leggere: massime, brevi sentenze, citazioni, scritte al neon che scorrono.

Quella bolgia del piccolo mercato - Una riflessione sul collezionismo locale

L’arte disegna fatalmente orizzonti imperscrutabili. In fondo, anche quelli che partecipano alle aste minori, anche quelli che si contendono opere per poche centinaia di euro guardano con occhio compiaciuto alle grandi aggiudicazioni internazionali. Convinti che, forse, prima o poi, potrebbe toccare anche a loro assistere ad un marcato rialzo mercantile di qualche opera in collezione e, magari, realizzare il colpo della vita.

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Sculture di luce - Il punto sul lungo percorso creativo di ōki Izumi

Dagli esordi negli anni ‘80 la sua cifra stilistica è cadenzata da lastre vitree dalla presenza evanescente

Si può raccontare la luce che si trasforma in impalpabile sostanza attraverso rifrazioni moltiplicate dal vetro che l‘accoglie e ne modifica il tragitto per condurla nel cuore e nello spirito di chi osserva?

Il maestro sotto i riflettori - Lucca: Canova all’ex Cavallerizza

“Antonio Canova e il neoclassicismo a Lucca” è la rassegna organizzata da Contemplazioni e curata da Vittorio Sgarbi. La mostra si articola in otto sale tematiche, che si susseguono attenendosi a un medesimo schema. In ciascuna, l’attenzione è rapita in prima istanza dai bozzetti in gesso a grandezza naturale del maestro, tutti provenienti dalla Gypsoteca di Possagno, sua città natale.

Elio e Carola Marchegiani - Due storie, una vita

Si incontrano a una festa nel 1969 e da allora diverranno inseparabili

Partiamo dal principio, dal primo incontro, dai primi sguardi, dalle parole non dette. L’atmosfera e il contesto sono degni di un film di Pupi Avati, maestro nel raccontare gli amori bolognesi. Ed è infatti a Bologna che nel 1969 Elio Marchegiani e Carola Pandolfo si incontrano per la prima volta.

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