Signore e signori e i vincitori sono...

In un'edizione sbilanciata sul femminile e sull'arte africana anche i premi si adeguano

Una Biennale anticonvenzionale e coraggiosa che dà voce a chi voce finora non l'ha avuta, in un panorama artistico alla rovescia dove all'arte dell'uomo bianco europeo, centro e misura del tutto, si sostituisce la pratica artistica del resto del mondo, non occidentale e non bianco, con un netto sbilanciamento sul femminile. Una prospettiva "altra", una sorta di rettifica del sistema, aperta all'"afroglossia", alla "poliglossia", contro ogni immobilità e discriminazione.

Gli orrori della guerra

Personale di Carlo Carli a Sant'Anna di Stazzema fino al 15 agosto

La mostra "Da Sant'Anna di Stazzema a Bucha. L'umanità attraversa le intemperie" al Parco nazionale della pace è l'occasione per ripensare alla ferocia e alla violenza di ogni conflitto bellico. 

23 dipinti di cui 17 su tela sono il corpus della mostra di Carlo Carli al Parco nazionale della pace di Stazzema. L'esposizione, "Da Sant'Anna di Stazzema a Bucha.

Cecilia e le altre

Alemani dichiara di aver scelto le creature fantastiche de "Il latte dei sogni" di Carrington per un viaggio attraverso le metamorfosi dei corpi e una nuova definizione di umano

“May you Live in interesting times” recitava il titolo della Biennale 2019, detto fatto, una congiuntura pandemica, un evento bellico, un clima all’insegna della cancel culture e del social distancing e una tecnologia sempre più invasiva accompagnano la nuova edizione lagunare.

C'è tanta voglia di Venezia nel mondo

Venetia triumphans: la parola al Governatore del Veneto, Luca Zaia

La grande affluenza di visitatori all'evento sottolinea la capacità del capoluogo lagunare di tornare protagonista della cultura

Incontriamo Luca Zaia alla cerimonia di proclamazione dei Leoni d’oro. Sorridente, l’aria leggermente compiaciuta. Allora, Presidente Zaia: Venetia triumphans. Stando al numero di presenze in questi giorni, c’è tanta voglia nel mondo di venire in città.

Ritorno a Venezia

Personale di Armando Marrocco alla galleria Luce

In rassegna una ventina di opere dagli anni ’60 a oggi

Di Silvano Costanzo. La foto è del grande Ugo Mulas ed è stata scattata in occasione della Biennale del 1972. Ritrae cinque giovanotti su un vecchio barcone di legno ormeggiato in un canale veneziano. Il giovanotto in primo piano è Mario Merz. Poi ci sono sono Pietro Gallina, Luca Maria Patella e Henry Martin. L’ultimo giovanotto è Armando Marrocco. Se ne sta seduto a guardare chissà dove. Sembra distratto.

Proviamo a far chiarezza

Siae: diritto di seguito e diritto di riproduzione 

di Leonardo Dell'Innocenti, Rossella Bruno
Gentile avvocato,
desidero sapere se una galleria d’arte
è tenuta a pagare la Siae quando pubblica su una rivista cartacea, per scopi pubblicitari, un’opera comprata regolarmente e per la quale ha già onorato il pagamento del diritto di seguito. Chiedo inoltre se tale onere è dovuto anche in caso di pubblicazione online sul sito della galleria di opere con gli stessi requisiti di qui sopra. Grazie.

A.S. Roma

La biennale delle donne

Dal 1988, non ho mai perso una visita alla Biennale di Venezia. Ne ho viste, letteralmente, di tutti i colori. Ognuna riflesso della visione del suo curatore. Sono passata da quella di Achille Bonito Oliva, vitalistica e ad alto tasso erotico, a quella un po’ lugubre e pessimista di Jean Clair. Ho assistito alla scoperta dell’arte cinese contemporanea in quella firmata da Harald Szeemann e a quella noiosa, da bravo ragazzo che ha studiato l’antroposofia, di Massimiliano Gioni, marito della attuale curatrice, Cecilia Alemani.

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