Inquietudini del nostro tempo

Venezia: Cecilia Alemani presenta la sua Biennale

Il titolo "latte dei sogni" è preso a prestito da un libro per bambini di Leonora Carrington

Cecilia Alemani: laurea in filosofia e master in studi curatoriali a New York, dove vive, ha collaborato con grandi musei del mondo, è curatrice nel 2017 del Padiglione Italia alla Biennale e oggi della 59° Esposizione internazionale d'arte veneziana (23 aprile-27 novembre).

Biennale di Venezia - Quote rosa? No, grazie

Biennale di Venezia. Impressioni a caldo del nostro direttore, Lorella Pagnucco Salvemini.

Dal 1988, non ho mai perso una visita alla Biennale di Venezia.  Ne ho viste, letteralmente, di tutti i colori. Ognuna riflesso della visione del suo curatore.Sono passata da quella di Achille Bonito Oliva, vitalistica e ad alto tasso erotico, a quella un po’ lugubre e pessimista di Jean Clair.

L'umanità attraversa le intemperie

Venezia • Personale di Carlo Carli presso l'Archivio di stato

Una mostra per dire no alla guerra e per mettere l'attenzione alle grandi sfide del pianeta

Carlo Carli: formazione artistica, quindi docente di discipline artistiche. Lunga militanza politica nelle fila del Psi e nell'area socialista, approdata ai vertici politici, con l'incarico di sottosegretario del Ministero per i beni e attività culturali. Poi, il ritorno alla prima e mai assopita, passione: la pittura.

Quanto incide questo doppio percorso nella tua arte? 

Addio Hermann

Lutto nel mondo dell'arte per la scomparsa di Nitsch

A Venezia, la prima mostra postuma presso lo spazio Zuecca Projects

Hermann Nitsch muore a 83 anni in un ospedale di Mistelbach. Il grande artista, dagli anni '60 protagonista dell'azionismo viennese, dedica la sua ricerca alla liberazione dell'individuo da dogmi e tabù imposti e autoimposti dalle frontiere culturali dell'essere e dall'etica razionale, suscitando in più occasioni scalpore e indignazione nell'opinione pubblica.

Prodigi di bellezza

Vercelli: omaggio a Francesco Messina a 120 anni dalla nascita.

All’opera di Francesco Messina (1900-1995) non si addice alcuna schematica definizione o possibile appartenenza a scuola. Il suo straordinario talento confluisce in una genialità che supera ogni corrosione prodotta dal tempo e dalle mode; è un unicum, e come tale va valutata. Se proprio se ne volesse rintracciare un tratto distintivo è sul movimento che andrebbe focalizzata l’attenzione: “Ciò che a Messina interessa è l’idea stessa del movimento, la sua essenza. La sua idea è che non si finisce di vedere.

Carte di famiglia

Milano: Cannavale alla Galleria Antonio Battaglia. 

Aldoc, Lore, Nico: tre generazioni a confronto

Di Giorgia Ricagni. Questa mostra racconta di come la passione per il disegno e per l'architettura sia penetrata e si sia sviluppata tra le tre generazioni della famiglia Cannavale. Si parte con una serie di delicati schizzi a matita eseguiti negli anni dall'architetto Lorenzo Cannavale, il mediano, disegni che rimandano quasi alla poesia visiva a metà tra scrittura e disegno puro.

Ricordiamoci della natura

Spinea (Venezia): personali di Francesca Della Toffola e Stefano Zaratin agli oratori di Villa Simion e di Santa Maria Assunta

Entrambi gli artisti ribaltano i termini di naturale e artificiale e invitano lo spettatore a fare altrettanto. 

Nei lavori di Della Toffola, immanenza e trascendenza coinvolgono figura e ambiente senza possibilità di delimitare i confini.

Luci al castello

A unire il lavoro dei due maestri affinità cromatiche, estetiche e luministiche

C’è sempre dell’attrattiva quando l’arte contemporanea conquista luoghi antichi, non già occupandone semplicemente lo spazio ma dialogando con esso. È questo il caso, per esempio, de "Le vibrazioni del colore", la mostra ospitata nel medievale Castello dei Paleologi di Casale Monferrato (Alessandria) a cura di Giovanni Granzotto e Anselmo Villalta, che è un omaggio al percorso artistico di due maestri come Claudio Rotta Loria (Torino, 1949) e Jorrit Tornquist (Graz, 1938).

Articoli Recenti

I più letti di oggi

PARTNER