Armando Marrocco per Gubbio

Il 30 ottobre appuntamento con il Premio Bandiera

Per l’evento, il Maestro ha preparato una cartella dedicata agli sbandieratori

Armando Marrocco ha realizzato la cartella d’artista del premio Bandiera 2020, posticipato di un anno a causa del Covid, che si terrà sabato 30 ottobre a Gubbio (Perugia). Il Maestro dedicherà, per l’occasione, un disegno alla cinquantennale attività del gruppo di sbandieratori eugubini, che dall’86 vede succedersi artisti come Aulenti, Buroni, Conte, Icaro, Uncini, Mattiacci, Morena, Piattella, Spagnulo, Ramù nel compito di ideare il contenitore dei dati statistici del loro operato.

L’associazione nasce nel ’69 con l’intento di tramandare la tradizione del Palio della Balestra, suscitando fin da subito l’interesse del mondo dell’arte. Dalle bandiere d’autore alla produzione editoriale come il libro “Artebandiera” che raccoglie lavori di pittori, scultori e fotografi locali, il legame si consolida con la successiva istituzione del premio per quanti si distinguano nel diffondere la cultura del territorio. Quest’anno il riconoscimento sarà assegnato a Giuseppe Sebastiani, fondatore del Gruppo Sbandieratori di Gubbio, a Massimo Columbu, allevatore del cavallo Remorex entrato nella storia del Palio di Siena, e a Steve McCurry, per aver portato con i suoi scatti l’autenticità di Gubbio e dell’Umbria nel mondo.

Un’altra tappa della carriera versatile e multidisciplinare di Marrocco che, attraverso più medium, ha sempre affermato lo status di compiutezza e non propedeuticità del disegno rispetto alle altre forme espressive. L’arte totale costantemente voluta rappresenta per il Maestro una ricerca incessante alla base di scelte coraggiose, come quella di esporre nel ’68 Formiche Vive alla Galleria Apollinaire di Milano. Dalle sperimentazioni in ambito programmatico e cinetico agli studi antropologici degli anni ’70 al recupero dei materiali negli ’80 nelle installazioni ambientali e nell’indagine spaziale, Marrocco non smette mai di stupirci.

Gli sbandieratori, simbolo di promozione turistica e legame con le comunità italiane di emigrati, veicolano un messaggio universale di pace e di amicizia, contribuendo all’approfondimento degli aspetti culturali trasversale a tutte le discipline artistiche, un contenuto espresso dall’opera di Marrocco che rappresenta l’energia sprigionata dalla bandiera.

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Freelance journalist and editorial assistant. From linguistic studies she bounces to those of engineering and arrives, through a process of kinetic liberation, to digital marketing. Performing at a gallery in Pietrasanta she meets the director of AW ArtMag in 2019 to which she binds professionally, combining the Stendhal syndrome for Boltanski to the excitment for editing. In the office, she is tête-à-tête with the PC. At home, she looks out of her window, thinking, writing and planning the next reportage.

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