Parola d'ordine: adattamento • Londra: Saatchi propone Samoylova

7 Marzo 2025

Temi ricorrenti del suo lavoro: emergenza climatica, critica al consumismo, mercificazione della donna

Anastasia Samoylova è tra le artiste visive che ricevono crescente attenzione negli ultimi anni. Nata in Russia, poi trasferitasi negli Stati Uniti, è balzata agli onori della cronaca d’arte per i trasognanti e iperrealistici scatti (FloodZone) che ritraggono gli effetti devastanti, nel 2017, dell’uragano Irma in Florida.

La preoccupazione per l’emergenza climatica assieme alla critica al consumismo, alla mercificazione della femminilità, alle contraddizioni insite nel sogno americano sono alcuni dei temi su cui la fotografa sviluppa uno sguardo attivo: categorie, oggi, considerate urgenti e per questo onnipresenti e inflazionate negli eventi culturali che desiderino partecipare al dibattito contemporaneo.

Prima gli studi a Mosca di progettazione ambientale e architettura, poi il perfezionamento alla Russian State University for the Humanities, quindi l'approdo negli Stati Uniti alla Bradley University

Allora, come riuscire ad avere voce nel coro in cui tutti si schierano nella battaglia moralmente più elevata e, al contempo, aggiudicarsi la parete migliore nella rassegna più profilante?

La solida formazione di Samoylova – gli studi in progettazione ambientale e architettura a Mosca seguiti dal master alla Russian State University for the Humanities e dalla borsa in arte interdisciplinare alla Bradley University di Peoria in Illinois – sarà la base per non cedere al didascalico e per creare un immaginario sospeso tra partecipe realtà e cinica visione, tra glamour e popolare, tra instagrammabile ed esclusivo.

Con la giusta distanza coglie, infatti, dissonanze, paradossi, dettagli drammatici e li colloca in una narrazione esteticamente gradevole, caratterizzata da palette pastello, tipiche delle atmosfere tropical, condita di ironia e provocazione.

"Adaptation", organizzata dalla Saatchi Gallery e curata da Taous R. Dahmani, presenta, fino al 20 gennaio 2025, fotografia di osservazione alternata alla pratica in studio attraverso, oltre a quella già citata, le serie Landscape Sublime, dove immagini prese dal web sono riassemblate in collage; Image Cities, incentrata sulla saturazione visiva di metropoli come New York, Parigi, Tokyo; Floridas, in cui le suggestioni dello stato baciato dal sole e infestato dagli alligatori sono elevate a microcosmo statunitense; Breakfasts, che mescola nell’intimità quotidiana cibo e cataloghi. 

L’invito è a focalizzarsi sul rapporto tra uomo e natura e a concedersi il tempo di indagare la sensazione di grottesco che una fiaba posticcia cela nelle pieghe delle sue nefandezze. L’effetto sperato sulle coscienze non è garantito dalla sovraesposizione nella società ormai anestetizzata da queste continue letture etiche della società stessa ma, nel complesso, il gusto prezioso, di classe, fresco e la vena sarcastica presenti nei lavori di Samoylova le consentono di volare alto sopra i tetti della mediocrità.

L'Autore

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Giornalista pubblicista e assistente di redazione. Dagli studi linguistici rimbalza a quelli di ingegneria e approda nel digital marketing, attraverso un processo di liberazione cinetica. Performer in una galleria di Pietrasanta, conosce nel 2019 il direttore di AW ArtMag a cui si lega professionalmente, unendo la sindrome di Stendhal per Boltanski all’esaltazione per l’editing. In ufficio, è tête-à-tête col pc. A casa, guarda dalla finestra, pensa, scrive e progetta il prossimo reportage.

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