Quel fragile confine tra arte e covid: il virus si è portato via anche il romanticismo dell’arte

Le parole abbandonate dall’anno che ci lascia disegnano un fragile confine. Apparentemente, tra mille pensieri, uno strano, quasi inconscio ottimismo pervade il Paese. Costantemente, sui teleschermi, in queste prime settimane, le immagini legate alle prime vaccinazioni, sorrisi, dichiarazioni al miele, l’uscita dal tunnel che sembra finalmente nitida, esplicita davanti a noi.

Oggi non ci stupiamo più di nulla: bellezza, dove sei?

«È del poeta il fin la meraviglia» decreta Giovan Battista Marino, napoletano, gran cantore dell’età barocca. Forse siamo diventati tutti poco poeti e abbiamo messo nel dimenticatoio l’eccitante, deliziosa capacità di meravigliarci; ma lei sta lì, acquattata, e, pur se intorpidita, pronta a ridestarsi. Abbiamo bisogno di bellezza.

Conversazione con Mario Botta: trasformare la natura in cultura

Per l'architetto, la storia del proprio tempo è il vero committente

Incontriamo Mario Botta, certo attratti dalla sua fama di archistar ma affascinati soprattutto dai suoi volumi puri, dalle costruzioni cilindriche, dall’utilizzo di pietre e mat

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