Quel fragile confine tra arte e covid: il virus si è portato via anche il romanticismo dell’arte
Le parole abbandonate dall’anno che ci lascia disegnano un fragile confine. Apparentemente, tra mille pensieri, uno strano, quasi inconscio ottimismo pervade il Paese. Costantemente, sui teleschermi, in queste prime settimane, le immagini legate alle prime vaccinazioni, sorrisi, dichiarazioni al miele, l’uscita dal tunnel che sembra finalmente nitida, esplicita davanti a noi.