A volte ritornano

7 Luglio 2021

Milano • Cattelan rientra in Italia con una personale all’HangarBicocca

Nelle sale, lui è ovunque: appeso a un muro, seduto su un cornicione, affiorante da un pavimento. In rassegna anche La Nona Ora, Others, Him

Lui è ovunque: appeso a un muro, seduto su un cornicione, affiorante dal pavimento. L’arte di Maurizio Cattelan è cosí iconica ed egocentrica che può riassumersi in una qualsiasi foto dell’artista, anche quando il soggetto è un altro, una banana o un water d’oro. Dopo la mostra al Guggenheim di New York del 2011, quella alla Monnaie di Parigi del 2016 e al Blenheim Palace in Oxfordshire del 2019, l’artista padovano ha organizzato un ritorno trionfale in Italia.

A cura di Roberta Tenconi e Vicente Todolí, il Pirelli HangarBicocca propone dal 15 luglio al 20 febbraio 2022 “Breath Ghosts Blind”, una mostra in cui l’artista espone una selezione delle sue opere più emblematiche. Il percorso si snoda tra il cavallo appeso di Novecento (1997), i panneggi cadavere in marmo di All (2007), il cavallo senza testa di Senza Titolo (2007), fino a La Nona Ora (1999), la discussa effigie di Giovanni Paolo II colpita da una meteorite, e Him (2001), il ritratto di Hitler in preghiera.

Un'arte così iconica ed egocentrica che può riassumersi in qualsiasi foto dell'artista

Sulle modanature che inquadrano le sale i piccioni di Others (2011) incorniciano i numerosi ritratti dell’artista, fino all’inedito progetto site specific costruito tra riferimenti simbolici e immagini che appartengono all’immaginario collettivo. Ma la mente corre subito alla Piazza Affari di Milano dove troneggia L.O.V.E., l’immensa scultura del dito medio, presunto gesto irriverente alla finanza fatta da un’arte che segue la stessa logica speculativa, dove per speculazione s’intende il sottile gioco d’intelligenza in cui all’idea si succede una nuova idea, alla provocazione una nuova provocazione.

In Cattelan troviamo l'attitudine tutta contemporanea alla dissacrazione e all'irriverenza

Cattelan si inserisce in quella linea che, dal dadaismo alla pop art, sfocia nell’attitudine, tutta contemporanea, a creare opere dissacratorie che fanno del divertimento e dell’ironia la propria poetica. Un’arte che concepisce l’idea lasciando l’esecuzione a bravi specialisti e il giudizio alle case d’asta; opere che propongono generiche critiche alla società, al potere, al buonsenso. Un’arte in cui conta l’impressione più che la riflessione. Cattelan è ovunque come ovunque è il bisogno contemporaneo di fotografarsi in continuazione.

Crea opere dissacratorie che fanno del divertimento e dell'ironia la propria poetica

L’immagine di Maurizio Cattelan in fondo è quella di tutti noi, nutrita delle icone e dalle contraddizioni dei nostri tempi, di cui siamo tutti l’origine e il riassunto. Un immenso selfie scattato per essere pubblicato distrattamente sui social network e provare al mondo d’esistere.

Concepisce l'idea, lasciando l'esecuzione a bravi specialisti e il giudizio alle case d'asta

 

Maurizio Cattelan

Breath Ghosts Blind Milano HangarBicocca

A cura di Roberta Tenconi e Vicente Todolí

15/07-20/02/22

L'Autore

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Dopo aver peregrinato per la facoltà di lettere e filosofia all'Università di Pavia, si laurea in architettura al Politecnico di Milano con una tesi sulla forma urbana e le identità dei luoghi. Innamorato da sempre d’arte e letteratura, nell’indecisione su cosa scegliere, cerca di sviluppare entrambe le passioni. Dal 2006 scrive d’arte prima su ARTEiN e poi su AW Art Mag. Vive e lavora a Parigi, città che ama e a cui lo lega lo spirito eterno delle avanguardie artistiche che si aggira ancora nei suoi vicoli.

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