Scatti dal subconscio

29 Giugno 2021

A Todi la personale di Matteo Basilé inaugura la nuova sede della galleria Giampaolo Abbondio

L’artista, considerato un pioniere della fotografia digitale, espone i lavori nati durante la pandemia

La personale di Matteo Basilé inaugura la nuova sede della galleria Giampaolo Abbondio che da Milano si trasferisce a Todi (Perugia). Nel Palazzo Atti-Pensi, risalente al XVI secolo, prende vita “Mnemosyne”: un’esposizione che ha come tema l'indagine sull'evoluzione dei rapporti tra uomo, natura e memoria durante la pandemia di Covid-19. Il nome richiama, nella mitologia greca, la figlia di Urano e Gea, amata da Zeus, dal quale avrà 9 figlie: le Muse. A lei viene attribuita la scoperta del potere della memoria.

Basilé è considerato un pioniere in Europa in quanto tra i primi a lavorare con la fotografia digitale negli anni ’90. La rassegna, visitabile fino al 19 settembre, è l’ultima di una lunga serie di personali dedicate all'esplorazione della natura dell'essere umano: “Quel  che  resta  della  Transavanguardia”  (2006), “The Saints  are  Coming” (2007), “Thisoriented” (2009), “Thishumanity” (2010),  “Landing” (2012), “Unseen” (2014),  “Pietra  Santa” (2016), “Viaggio  al  Centro  della  Terra”  (2017), “Stardust” (2018), “Memento” (2019).

La riconoscibilità dei suoi lavori è dovuta anche alla capacità con cui concilia concetti ed elementi normalmente contrapposti, come il bello e il grottesco, il reale e il surreale, il naturale e l'artificiale, la tradizione e la tecnologia. L'armonia che ricerca, dunque, laddove la mente è abituata a individuare contrasti, crea un cortocircuito che affascina il fruitore cogliendolo di sorpresa. La dimensione onirica delle opere ospita una riflessione antropologica in cui realtà e fantasia si fondono per cogliere i misteri dei soggetti ritratti. Culture, abitudini, vesti differenti vengono narrate come se si trattasse del sogno di un esploratore che valica i confini tra mondo reale e mondo divino, tra superficie e subconscio. 

I suoi lavori sono stati esposti dal 1994 in Italia e all'estero, tra 60 personali e più di 150 collettive, da Beijing a Shanghai, da Calcutta a Madrid, da Napoli a Bologna. Ha inoltre rappresentato l'Italia alla Biennale di Venezia del 2009. 

L'Autore

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Giornalista pubblicista e assistente di redazione. Dagli studi linguistici rimbalza a quelli di ingegneria e approda nel digital marketing, attraverso un processo di liberazione cinetica. Performer in una galleria di Pietrasanta, conosce nel 2019 il direttore di AW ArtMag a cui si lega professionalmente, unendo la sindrome di Stendhal per Boltanski all’esaltazione per l’editing. In ufficio, è tête-à-tête col pc. A casa, guarda dalla finestra, pensa, scrive e progetta il prossimo reportage.

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