Trionfo del bianco - Torino: Per i 15 anni di Spaziobianco, personale di Silvano Costanzo

Uno Spaziobianco dove le opere diventano emblema di libertà espressiva lontana da vincoli, ravvivata dai progetti inconsueti degli artisti. Questa l’area espositiva che, in occasione dei 15 anni di attività, ospita l’omonima personale di Silvano Costanzo, che è anche ideatore del luogo espositivo. In mostra 19 creazioni in acrilico e gesso accantonate negli anni tornano a essere spazi bianchi, aperti a nuove possibilità. Le opere, rielaborate più volte dal 1998 al 2024, non indicano una data precisa e prendono il nome dalla rosa dei venti: allo stesso modo, presentano un andamento variabile. Composizioni geometriche mobili che, in un gioco di spostamenti, spesso sembrano dissolversi. È quanto si osserva in una serie dove l’assenza del colore e le tonalità di bianco e di grigio evidenziano l’andamento di figure diverse in costante mutamento. Così, un quadrato si trasforma in un’esplosione di frammenti, che appaiono e scompaiono come avvolti dalla nebbia. E ancora scacchiere a intersezioni diagonali in cui la policromia dei tasselli sembra inabissarsi in un infinito bianco, tingendolo prima di svanire. Un ordine rigoroso – prendiamo, per esempio, Maestrale – viene stravolto da pigmenti che sconfinano oltre il perimetro. Il tempo diventa elemento fondamentale, in particolare in un’opera come Gallico, tra le più enigmatiche della rassegna. Qui si assiste alla brusca interruzione di minuscole tacche rettangolari, poste su sottili barre orizzontali colorate, a sottolineare l’importanza dello spazio temporale quale momento di dubbio e attesa mentre dipinge. L’analisi si dipana sulla duplice struttura del processo creativo, sospeso tra azione e resistenza. Questa contraddizione caratterizza Costanzo, spinto a una incessante rivisitazione dei quadri nel corso degli anni. La mostra si snoda in un percorso fra il bianco su bianco delle pareti e delle tele in un vortice di emozioni profonde. 

Silvano Costanzo
Torino
Spaziobianco
A cura di Ettore Ghinassi e Pino Mantovani
Fino al 16 gennaio 2025
 

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Da Milano alla Versilia, dagli studi di giurisprudenza all’amore per l’arte e per la scrittura, è in una continua ricerca di sé che non si è ancora conclusa.
Si trasferisce a Pietrasanta dove ha l’opportunità di collaborare con l’amico pittore Domenico Monteforte alla realizzazione di interviste a personaggi noti del mondo artistico per l’editoriale Giorgio Mondadori; Dice che l’incontro con il direttore di AW ArtMag le permette di seguire e approfondire le sue vere passioni. Ama viaggiare e leggere, specialmente davanti a un tramonto sul mare.

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