Pietrasanta: torna la notte dei collezionisti

9 Giugno 2022

Lo scorso 4 giugno il centro della città si è animato per ospitare la settima edizione dell'evento che celebra l'arte in ogni suo aspetto, promuovendo le nuove promesse del panorama contemporaneo e la sperimentazione continua di nuovi strumenti, materiali ed espressioni

Pietrasanta è la meta per eccellenza dell’incontro fra poesia e artisticità, quel sentimento che nasce dal fluire continuo di ispirazione e tensione verso il nuovo, il sorprendente, ciò che ancora non esiste se non nell’immaginazione.

Ogni anno il dedalo delle sue strette strade si riempie di visitatori, curiosi, pittori, scultori e appassionati, a proprio agio fra musica e arte (la città, infatti, celebra ogni anno la musica classica, con il festival Pietrasanta in concerto, che si avvierà presto negli spazi dell’antico chiostro di Sant’Agostino). Gli artigiani, custodi delle tecniche della tradizione, incontrano gli artisti più all’avanguardia, che hanno fatto della propria vita il palcoscenico di performance eclatanti, nell’ottica di stupire e talvolta scandalizzare il pubblico.

L’irriverente desiderio di sorprendere i visitatori e dar loro un motivo di avvicinarsi, porsi domande e mettersi in discussione, fa da cornice all’atteso evento dell’estate pietrasantina, giunto quest’anno alla settima edizione.

Stiamo parlando della Collectors night, organizzata da Claudio Francesconi, alla quale hanno partecipato 10 gallerie del centro storico di Pietrasanta: Barbara Paci Galleria D’arte, Futura Art Gallery, Accesso Galleria Pietrasanta, Galleria Deodato Arte, Galleria Giovanni Bonelli & LIS10 Gallery, Galleria Poggiali, Galleria Susanna Orlando Pietrasanta, Marcorossi artecontemporanea, Paola Raffo Arte Contemporanea, Galleria Tartarelli Laura Contemporary Art, tutte appartenenti alla ANGAMC (Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea).

Dalla rivisitazione della statuaria classica al mondo degli NFT, lo scorso 4 giugno Pietrasanta è stata nuovamente teatro di innovazione e creatività, grazie alle mostre organizzate dalle gallerie coinvolte. La molteplicità di punti di vista e di riflessioni avviate dalle opere più recenti di artisti di fama internazionale ha posto le basi di un dialogo sul futuro dell’arte, i suoi obiettivi e gli strumenti attraverso i quali realizzarli.

Se l’appuntamento è nato per rendere più facile ai collezionisti aprire lo sguardo verso le novità contemporanee, ogni anno la Collectors night raccoglie sempre più visitatori, non solo interessati ad ampliare le proprie collezioni, ma anche a far parte di ciò che accade quando tante personalità diverse si confrontano fra loro.

Sono sei gli artisti presentati da Accesso Gallery, per la 8th Annual season opening: Sabatino Cersosimo, Luca Moscariello, Alex Rane, Amber Sena, Tomas Watson e infine David Deweerdt, per il quale si tratta della prima personale in Italia. Introspezione e sperimentazione di media differenti accomunano le opere degli artisti, che si mettono alla prova utilizzando materiali difficili da plasmare e controllare.

Negli spazi della galleria Giovanni Bonelli si snoda la mostra a cura di Alessandro Romanini, Once upon a time in West Africa, con l’esposizione di opere di otto artisti africani contemporanei: Aboudia, Bernard Ajarb Ategwa, Nu Barreto, Armand Boua, Frédérick Bruly Bouabré, Seni Awa Camara, Laetitia Ky, Saint Etienne Yeanzi. La rassegna, in collaborazione con Lis10 Gallery e The Project Space, propone nuove prospettive in merito alla cultura del West Africa, in una rivisitazione di iconografie antiche e moderne, in contrasto con la società occidentale.

Da Deodato Arte sono presentate le opere di Mr. Brainwash, nome d’arte di Thierry Guetta, che abilmente mescola suggestioni provenienti dalla street art con atmosfere pop. Proseguendo su via Garibaldi, la rivoluzione degli NFT sconvolge gli ambienti di Futura Art Gallery, che per questa edizione della Collectors night propone la mostra Coexistence, a cura di Silvio Luchetti, con opere dell’artista coreano Seung Wan Park, che si avvale dei mezzi tradizionali della scultura e delle nuove tecnologie per creare un nuovo tipo di arte, a metà fra antico e contemporaneo.

Massimiliano Pelletti espone gli ultimi lavori alla Barbara Paci Galleria d’Arte. L’artista pietrasantino ricorre all’utilizzo di materiali come onice e calcare grottoso, dei quali espone le venature o fratture, esaltando la componente fisica della pietra, mentre tutti quelli che tendenzialmente sono concepiti come difetti diventano il punto focale dell’indagine artistica, che pure richiama soggetti e modi della statuaria classica.

Luce, metamorfosi e forme vicine alle tendenze minimaliste sono protagoniste delle opere presentate alla Galleria Poggiali, realizzate da Domenico Bianchi, Goldschmied & Chiari e Fabio Viale, mentre l’artista piemontese Mirco Marchelli espone alla Marcorossi Arte Contemporanea, nella rassegna Tante belle cose, nella quale ancora una volta è la sperimentazione ad essere al centro della riflessione artistica.

“Solo la morte è immortale” è il titolo della rassegna allestita da Paola Raffo Arte Contemporanea, nella quale sono esposte opere di Jørgen Haugen Sørensen, Antonino Bove e Andrea Berni. La proposta pone le basi per un bilancio interiore che possa rivelarsi proficuo per gli spettatori, stimolando a non lasciarsi sfuggire fra le dita la pura felicità alla quale l’uomo anela naturalmente, attraverso installazioni e opere di materiali misti che comunicano la necessità di sentirsi vivi e in linea con la propria interiorità in ogni momento.

Dalla Galleria Laura Tartarelli si possono vedere le opere del giovane Martin Lucchini, che crea opere al di là della dimensione tradizionale della pittura, con l’ausilio di chiodi e filo.

Per finire, un microcosmo composto da disegni, schizzi, tele, sete colorate e frammenti di vita di ogni genere, costituisce l’esposizione “Wonderwall, un universo possibile”, nelle sale della Galleria Susanna Orlando. Al suo interno, che ricorda in un certo senso il gusto per le rarità e per l’effetto sorpresa delle Wunderkammer, si sviluppa un’intera parete delle meraviglie, nella quale si compie ciò che, nella vita di tutti i giorni, si può solo immaginare e sognare ad occhi aperti.

Vivere l’estate di Pietrasanta e osservare da vicino il mondo artistico mentre cambia sotto ai nostri occhi è una sensazione alquanto rara. I marmi bianchi della facciata del Duomo mutano sotto la calda luce delle serate estive, animate da un vivace clima culturale, che si rinnova ogni stagione e supera le aspettative.

L'Autore

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Dopo la laurea in Archeologia iranica, conseguita all'Università degli studi di Torino, Giulia Frigerio è passata allo studio di storia dell'arte contemporanea e di moda, di cui sta completando la specializzazione all'Università di Pisa. Sogna la carriera di giornalista culturale, per partecipare alla storia dell'arte non ancora scritta sui manuali. 

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