Per dipingere ci vogliono idee - Milano: Valerio Adami a Palazzo Reale

Valerio Adami torna a Milano con un’ampia antologica, ospitata a Palazzo Reale, che ripercorre i suoi 65 anni di attività creativa. In mostra, oltre 70 dipinti di grande formato e 50 disegni, realizzati tra il 1957 e il 2023, raccontano l’evoluzione di un artista capace di trasferire sulla tela le molteplici suggestioni del suo tempo: dall’attualità alla letteratura, dalla filosofia alla musica. Nato a Bologna nel 1935, il pittore si forma nell’atelier di Felice Carena e successivamente all’Accademia di Brera con Achille Funi. Spinto dal desiderio di nuove esperienze, intraprende molti viaggi in Europa, Stati Uniti, Sud America e India che lo porteranno a stringere amicizie con personaggi di spicco come Italo Calvino - che scriverà per lui le “Quattro favole di Esopo” - Jacques Derrida, Roberto Matta, Octavio Paz, Jean Francois Lyotard, Luciano Berio. La sua pittura, già dalla metà degli anni ‘60, evidenzia uno stile inconfondibile, capace di fondere elementi distintivi della pop art, come la linea nera di contorno e i colori accesi e piatti, con riferimenti alla tradizione e al classicismo. Si assiste allo sviluppo di una tradizione figurativa che narra miti e leggende, riprendendo il corpo umano in un’epoca dominata dall’astrattismo e dal concettualismo. Dietro a immagini di immediata leggibilità si celano narrazioni profonde, caratterizzate da sofisticate metafore visive e da concetti filosofici, letterari e mitologici tratti dalla storia del pensiero occidentale. Dopo aver vissuto una prima stagione di notorietà all’interno della corrente della pop art, già dai primi anni ‘70 Adami se ne distacca, accentuando la sua vocazione “letteraria” con opere ricche di citazioni, che lo avvicinano alla figuration narrative francese, insieme ad artisti come Eduardo Arroyo e Hervé Télémaque. Nonostante l’uso costante di cromie vivaci, il disegno rappresenterà sempre il punto di partenza di ogni sua opera poiché diventa il mezzo per comprendere appieno il rapporto tra idea, soggetto, narrazione, parola che poi esplode nella pittura. La mostra “Valerio Adami. Pittore di Idee”, in collaborazione con l’Archivio Adami, ripercorre la produzione del maestro seguendo un andamento cronologico. Nelle prime due sale in esposizione i lavori degli esordi, a partire dal 1957 con La giostra, fino alla fine degli anni ‘60. La terza sala accoglie le opere degli anni ‘70, mentre la quarta è dedicata ai ritratti dei padri nobili della storia culturale del ‘900, realizzati nel corso dei decenni. Ad arricchire ulteriormente il percorso, il docufilm “Valerio Adami, il pittore di poesie”, prodotto da Artery Film e diretto da Matteo Mavero, che svela un ritratto introspettivo della vita e dell’opera dell’artista.

Valerio Adami. Pittore di idee.
Milano, Palazzo Reale
Fino al 22 settembre
A cura di Marco Meneguzzo 
Comune di Milano in collaborazione con l’Archivio Valerio Adami
 

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Da Milano alla Versilia, dagli studi di giurisprudenza all’amore per l’arte e per la scrittura, è in una continua ricerca di sé che non si è ancora conclusa.
Si trasferisce a Pietrasanta dove ha l’opportunità di collaborare con l’amico pittore Domenico Monteforte alla realizzazione di interviste a personaggi noti del mondo artistico per l’editoriale Giorgio Mondadori; Dice che l’incontro con il direttore di AW ArtMag le permette di seguire e approfondire le sue vere passioni. Ama viaggiare e leggere, specialmente davanti a un tramonto sul mare.

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