Bucha come Stazzema - Lucca, personale di Carlo Carli a Palazzo Ducale

Palazzo Ducale ospita, dal 2 al 19 settembre, la personale di Carlo Carli, dal titolo “Da Sant’Anna di Stazzema a Bucha. L’umanità attraversa le intemperie”. L’artista versiliese, attento interprete delle contraddizioni che caratterizzano la nostra società, è stato insegnante di discipline artistiche, sottosegretario del Ministero per i beni e le attività culturali e protagonista di un’intensa attività politica. Da sempre impegnato nel sensibilizzare le coscienze sulle ingiustizie e sulle disuguaglianze sociali, trasmette, attraverso le sue opere, una toccante visione di temi universali che mette a confronto con la storia dell’arte. La mostra rappresenta uno sguardo attento agli attuali fatti di cronaca, ma anche un grido di disperazione e di ribellione alla guerra, come emerge nel trittico dedicato al conflitto in Ucraina; alle prevaricazioni, alle disparità e alle sofferenze che affliggono il mondo come la pandemia o la siccità. In rassegna dipinti realizzati su tela con tecniche miste che spaziano dalla pittura alla fotografia digitale alla grafica ai pastelli ai gessetti, diventando un mezzo teso a coinvolgere e ad educare attraverso l’immediatezza del messaggio trasmesso dalle opere. Tra tutte Da Sant’Anna di Stazzema a Bucha che dà il titolo all’esposizione, vede il Monumento ossario di Sant’Anna fare da sfondo alla fucilazione dei patrioti spagnoli raffigurata da Goya nel 3 maggio 1808 e all’immagine della distruzione della guerra in Ucraina, sottolineata dallo sguardo smarrito di un cane che veglia il padrone morto; Il colore rosso domina la scena, evidenziandone la tragicità. In altre tele campeggiano immagini di disperazione, di persone in fuga dai bombardamenti, sfollati dalle proprie case a causa degli invasori, come in Mariupol e Ucraina: un’innocenza colpita che fanno parte del polittico sulla guerra. L’artista crea una sapiente dialettica tra immagini di cronaca, riprese da reportage di guerra e dipinti famosi, in una coinvolgente visione d’insieme data dall’istantaneità di una libertà tecnica che vede l’utilizzo del digitale, della grafica e dell’intervento pittorico, divenendo il mezzo attraverso il quale comunicare un messaggio di solidarietà umana e di amore fraterno, motivo di profonda riflessione per il visitatore.

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Da Milano alla Versilia, dagli studi di giurisprudenza all’amore per l’arte e per la scrittura, è in una continua ricerca di sé che non si è ancora conclusa.
Si trasferisce a Pietrasanta dove ha l’opportunità di collaborare con l’amico pittore Domenico Monteforte alla realizzazione di interviste a personaggi noti del mondo artistico per l’editoriale Giorgio Mondadori; Dice che l’incontro con il direttore di AW ArtMag le permette di seguire e approfondire le sue vere passioni. Ama viaggiare e leggere, specialmente davanti a un tramonto sul mare.

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