Macchine magiche

Il progetto di Anna Franceschini per Sanlorenzo Arts a "Paris+ par Art Basel"

Anna Franceschini presenta un progetto site specific alla prima edizione parigina di Art Basel: "Paris+ par Art Basel". Fino al 23 ottobre, The Lady Vanishes è il lavoro inedito, curato da Flash Art, esposto negli spazi dei cantieri navali Sanlorenzo al Grand Palais Ephémère, la sede principale della kermesse dedicata all'arte moderna e contemporanea che esordisce questo autunno rimpiazzando la storica Fiac. L’interesse dell’azienda, eccellenza mondiale della nautica, arriva dallo stile caratteristico delle linee di produzione degli yacht e superyacht, che unisce all’alta tecnologia e alla sostenibilità la cura per gli arredi e per il design. Non è un caso che gli armatori si rivelino collezionisti, commissionando interventi artistici all’interno della barca. Incontrando questa esigenza, la piattaforma digitale Sanlorenzo Arts, finalizzata alla ricerca dei linguaggi innovativi con cui le tematiche dell’attualità si esprimono, ha supportato Franceschini nella partecipazione alla rassegna con un insieme di sculture cinetiche incentrate sull’approfondimento della rappresentazione del corpo femminile.  Il lavoro trae ispirazione dai trucchi di montaggio del cinema pionieristico di George Mèliés e dall’illusione ottica ideata a Chigago a fine ‘800 da Lyman Frank Baum – l’autore de “Il mago di Oz” - in veste di vetrinista. In entrambi i casi, la donna scompare e riappare, nel primo lasciando il posto a uno scheletro, nel secondo indossando, di volta in volta, abiti e accessori diversi grazie a un piccolo ascensore nascosto.  Espositori per gioielli a forma di mano sono motorizzati grazie all’utilizzo di una meccanica semplice, rudimentale per compiere gesti creando immagini in movimento. L’elemento dello specchio, la superficie su cui si “esibiscono”, agisce da moltiplicatore attraverso l’interazione col passante che interpreta col proprio riflesso il ruolo della donna appariscente/evanescente, astraendone la presenza. Chiunque si ritrovi nel ruolo di osservatore finisce inevitabilmente al centro di una magia, tramutandosi in oggetto di interesse e manipolazione. Il gioco di seduzione innescato dai manichini, anch’essi destinati a un ruolo passivo, spostati, montati, smontati, vestiti e svestiti, l’estetica delle vetrine ritornano nella poetica dell’artista che gioca con gli oggetti di consumo per aprire una riflessione più ampia sulla mercificazione nella società e sull’induzione del desiderio.  “Ribaltando i termini della discussione sul ‘cinema come macchina’, sto riorientando il mio sguardo verso la ‘macchina come cinema’”, dichiara Franceschini – presente in numerosi festival internazionali,  collezioni pubbliche, private, docente e ricercatrice – in riferimento ai suoi “oggetti spettacolari: animazioni accidentali che diventano spettacoli, ‘incidenti’ di vita motorizzata, sottoprodotti animati di un immaginario processo di produzione industriale”.

ANNA FRANCESCHINI

The Lady Vanishes

Parigi

Paris+ par Art Basel

A cura di Flash Art

Prodotto da Sanlorenzo Arts

20-23/10

The Author

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Freelance journalist and editorial assistant. From linguistic studies she bounces to those of engineering and arrives, through a process of kinetic liberation, to digital marketing. Performing at a gallery in Pietrasanta she meets the director of AW ArtMag in 2019 to which she binds professionally, combining the Stendhal syndrome for Boltanski to the excitment for editing. In the office, she is tête-à-tête with the PC. At home, she looks out of her window, thinking, writing and planning the next reportage.

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