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Il protagonista del romanzo, Corrado, torna nei luoghi dove ha trascorso l’infanzia e la giovinezza e dai quali, molti anni prima, ha dovuto fuggire. Non c’è nessuna ragione precisa per compiere questo viaggio. In apparenza, non ci sono segreti da scoprire, né conti da regolare. La spinta che lo induce a partire sembra essere solo quella di ricordi vaghi e lontani. Ma non è così. Senza Ritanna è il racconto di come, durante il viaggio, questi ricordi tornino a riaccendersi. E a fare ancora male. Di Corrado, inizialmente, non si sa nulla: né cosa abbia fatto, né cosa gli sia successo né chi sia stata, per lui, Ritanna. Lo si scopre solo un po’ alla volta nel corso del racconto, attraverso una serie di flashback. Ne emerge il ritratto di un uomo dal passato tempestoso, che ancora adesso, nonostante l’età avanzata e i modi da gentiluomo, riesce ad inquietare chi gli sta di fronte. In ultimo, sarà solo la comparsa di un gioiello d’argento a forma di farfalla a rivelare quale sia stato davvero il suo segreto.