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Francesco Raffaele Mutti. Milanese di nascita, toscano d’adozione. Ama alla follia la musica di Prince, l’animazione giapponese, il cinema tutto, la letteratura classica, il teatro di Shakespeare e quella cosa bizzarra che sta sotto il nome di “arte”. Si occupa di contemporanea perché crede nell’importanza della gallina di domani. Un giorno incontrò Carlo Pepi che, con quella sua voce sussurrata, gli si rivolse dicendogli: “Tu hai il bernoccolo dell’arte”. E ci ha creduto senza fare domande. Vive in macchina, in giro per l’Italia, convinto che la curiosità raramente abbia fissa dimora.