Capovolgere le convinzioni - Sabbioneta: La mostra di Georg Baselitz a Palazzo giardino

Nelle sale cinquecentesche di Palazzo giardino di Sabbioneta (Mantova) ha luogo, fino al 24 novembre, la mostra “Belle Haleine” di Georg Baselitz. Con i soffitti affrescati e le 26 arcate che la caratterizzano, la Galleria degli antichi ospita l’esposizione del pittore tedesco, curata dalla Fondazione Sabbioneta Heritage. Antico e moderno si fondono perfettamente in questo spazio prospettico: imponenti sculture e grandi dipinti su tela si alternano a 10 provocatorie incisioni stampate a mano su linoleum, che rappresentano scene tratte da litografie erotiche del XIX secolo, rivisitate attraverso l’aggiunta di buchi bianchi a coprire le immagini più forti. Un gesto interpretato come una sorta di autocensura dell’artista che già nel 1963, durante la sua prima personale a Berlino Ovest, vede sequestrare due delle sue incisioni tacciate di oscenità e immoralità. La serie, da cui prende il nome l’intera mostra, si rifà a un ready-made di Marcel Duchamp, Belle Haleine, Eau de Voilette, realizzato nel 1920 in collaborazione con l’amico Man Ray. L’eredità dell’arte moderna, aperta alla sperimentazione di nuove forme visive, diventa fondamentale per comprendere al meglio la poetica di Baselitz, da sempre profondamente legato alla poetica di Duchamp. Il percorso espositivo, che inizia con la visita agli storici ambienti del palazzo, raccoglie opere degli ultimi 25 anni di lavoro e di esplorazione dell’artista. Nella prima sala troviamo due grandi sculture in bronzo patinato: una scarpa gigante - dal titolo Saluto romano - e Donna Via Venezia, monumentale figura femminile stereotipata, collocate entrambe nella sala degli specchi. Ma è nella Galleria degli antichi, che accoglie in rapida successione tele, sculture e incisioni, che si concretizza il dialogo tra antico e moderno, elemento chiave della mostra. Si osservano figure capovolte, introdotte alla fine degli anni ‘60 e diventate elemento distintivo di molti lavori dell’autore, che riportano a un’astrazione parziale, evidente in opere come Buonanotte, olio del 2001, e nella linoleografia del 2002 intitolata Il mio cappello nuovo. Con L’albero azzurro, olio del 2009, si arriva all’astrazione totale, in un’alternanza tra segno e colore, che diventano espressione di un’incessante ricerca. Un’occasione per comprendere il percorso di un artista che ha costantemente sfidato se stesso, capovolgendo non solo le figure dei sui quadri ma anche le convenzioni del suo tempo. 

 

Georg Baselitz. Belle Haleine

Palazzo Giardino, Sabbioneta (Mantova)

Fondazione Sabbioneta Heritage

A cura di Mario Codognato

Fino al 24 novembre

 

 

L'Autore

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Da Milano alla Versilia, dagli studi di giurisprudenza all’amore per l’arte e per la scrittura, è in una continua ricerca di sé che non si è ancora conclusa.
Si trasferisce a Pietrasanta dove ha l’opportunità di collaborare con l’amico pittore Domenico Monteforte alla realizzazione di interviste a personaggi noti del mondo artistico per l’editoriale Giorgio Mondadori; Dice che l’incontro con il direttore di AW ArtMag le permette di seguire e approfondire le sue vere passioni. Ama viaggiare e leggere, specialmente davanti a un tramonto sul mare.

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