OGGI COME IERI
La toccante visione dell’artista mette a confronto le contraddizioni del quotidiano con la storia dell’arte
Carlo Carli è un pittore raffinato, un insegnante di discipline artistiche con un passato importante – è stato sottosegretario del Ministero per i beni e attività culturali e protagonista di un’intensa attività politica – e una persona, da sempre, impegnata nell’accendere le coscienze sulle contraddizioni della nostra società. L’umanità che caratterizza il suo modo di essere, di pensare e di fare è trasposta in ogni opera che narri una storia di sofferenza, di ingiustizia, di disparità. Anche nei 12 lavori attualmente ospitati nella mostra “Immagini sacre nella contemporaneità” dal Museo di arte sacra di Camaiore (Lucca), 10 dei quali donati dall’artista alla collezione permanente dell’istituzione, troviamo questa toccante visione. La lotta per la sopravvivenza, che si tratti di guerra o di fuga da essa, che si tratti di mare o di terra, è al centro delle cronache, spesso nefaste, dei nostri giorni. Ma l’operazione di Carli non si limita a una trasposizione che ne denunci gli aspetti drammatici. L’artista si spinge oltre nell’interpretarne i temi universali e nel metterli a confronto con la storia dell’arte. Sulla stessa tela troviamo, così, in una libertà tecnica che spazia dalla fotografia digitale alla pittura alla grafica ai pastelli ai gessetti, l’immagine di un migrante bambino con un salvagente marchiato dalla scritta “pace”, accostata al disegno della Deposizione dalla croce di Caravaggio. Ancora caravaggesca è La morte della Vergine, rappresentata in Tragedia nel canale di Sicilia da Carli, che si staglia sulle acque del Mediterraneo, solcato quotidianamente da anime nella disperata ricerca di una possibilità di vita. Nel percorso espositivo, armonioso ed equilibrato da sapienti analogie cromatiche e compositive, trova spazio anche la vicenda del disastro ferroviario di Viareggio, che il 29 giugno 2009 ha causato 32 vittime, da anni oggetto di una battaglia giudiziaria senza tregua né giustizia per i familiari. Qui, uno striscione di fronte alla cisterna in fiamme si misura con la scena del fanciullo circondato da figure femminili ripresa dalla Trasfigurazione di Raffaello Sanzio e Giulio Romano. “Esporre le mie opere in uno scrigno così prezioso come è il Museo di arte sacra è per me motivo di grande soddisfazione. In particolare proporre, molto sommessamente, un dialogo tra immagini sacre pensate e realizzate in epoche molto diverse e cioè dal contemporaneo al passato lontano, (…) ma portatrici tutte di un messaggio di solidarietà umana e di amore fraterno con grande riguardo per i bambini, credo che possa essere motivo di profonde riflessioni per i visitatori”, dichiara l’artista in merito alla personale curata da Claudia Baldi, accessibile fino al 6 agosto.
Carlo Carli
Immagini sacre nella contemporaneità. In dialogo con il museo d’arte sacra di Camaiore
Camaiore (Lucca)
Museo d’arte sacra di Camaiore
A cura di Claudia Baldi
Fino 6/08