La Fondazione Louis Vuitton ospita “Pop Forever, Tom Wesselmann &…”. In esposizione, sue 150 opere dialogano con 70 lavori di altri artisti che nel tempo hanno condiviso la stessa sensibilità. Si va da Marcel Duchamp e Kurt Schwitters a Robert Rauschenberg, Jasper Johns, Roy Lichtenstein, Andy Warhol fino ai contemporanei Ai Weiwei, Do-Ho Suh, Sylvie Fleury, Derrick Adams e Jeff Koons. La pop entra nella storia dell’arte e del costume segnando un cambiamento epocale: racconta e interpreta in modo nuovo la società di oggi, dominata dalla pubblicità e dal consumismo, trasforma fumetti, film, celebrità e tabloid in opere d’arte. Wesselmann, sebbene attratto dagli astrattisti, segue il linguaggio del tempo: nelle opere immagini, oggetti, cartelloni pubblicitari e nudi femminili diventano espressione di una bellezza nascosta nell’ordinaria quotidianità. Nato a Cincinnati nel 1931 (Ohio – Usa), si dedica alla pittura verso la fine degli anni ’50, legandosi fin dagli esordi ai modelli estetici della pop. Si trasferisce a New York nel 1956, dove cinque anni più tardi presenterà Great american nudes alla Trafalgar Gallery, spazio riservato a nuovi talenti nel Greenwich Village. Seguiranno altre serie: Bathtubes, Still Lifes, Bed Paintings, Bedroom Paintings, Smokers e Drop Outs.A queste aggiungerà dipinti divenuti iconici, dove incontriamo, per esempio, bocche femminili rosse e carnose, colte spesso con una sigaretta tra le labbra socchiuse. Le campiture sono piatte, le tonalità vivide. Uno studio attento della spazialità finirà per determinare spesso la forma della stessa tela.
Pop Forever, Tom Wesselmann &…
Parigi
Fondation Louis Vuitton
A cura di Dieter Buchart, Anna Karina Hofbauer
Fino al 24/02/25