Nel ventre di Parigi
L'edificio della borsa del 13o secolo trasformato da Tadao Ando per esporre la raccolta del magnate francese
La chiamavano il ventre di Parigi quella zona tra il Louvre, la chiesa di Saint Eustache e il quartiere delle Marais che ha ospitato il mercato centrale di Parigi per secoli e poi le Halles di Baltard nell’ ‘800. Un quartiere malfamato, brulicante di persone, mercanzia, denari e coltellate. Poi il ventesimo secolo ha trasformato tutto: negli anni ‘60 le merci lasciano il posto all’arte e oggi il quartiere delle Halles è uno dei percorsi principali delle visite parigine, con il Centre Pompidou cerniera di un circuito turistico e culturale collaudato. In questo contesto si situa l’apertura della Bourse de Commerce – Pinault Collection, un nuovo museo che il magnate François Pinault offre alla capitale francese per presentare le sue collezioni, adattando un edificio storico esistente dal 13° secolo e trasformato nei secoli per ospitare il deposito del grano e la Borsa. Da molto tempo François Pinault accarezzava il sogno di poter presentare la sua collezione a Parigi, con la volontà d’esporre “l’arte del nostro tempo” in una città che è protagonista della vita artistica mondiale dal 19° secolo. Dopo un primo tentativo fallito nei primi anni 2000, François Pinault espone in modo permanente le sue collezioni a Venezia a Palazzo Grassi e alla Punta della Dogana.
Con la sua sensibilità minimalista, Tadao Ando ha instaurato un dialogo tra le forme e le epoche
Ma quando nel 2015 l’occasione si presenta, Pinault accetta la sfida di trasformare la Borsa in una nuova sede espositiva della sua raccolta. La scelta del progetto di restauro e trasformazione è ricaduta immediatemente su Tadao Ando, l’architetto giapponese che lo accompagna in tutti i suoi progetti culturali. Con la sua sensibilità estetica minimalista, Tadao Ando ha instaurato un dialogo tra le forme e le epoche, interpretando la matrice circolare di questo edificio in nuovi volumi puri. Disegnando un cerchio nel cerchio, caratterizzato dal ritmo del suo personalissimo cemento armato a vista, è riuscito a creare una nuova dimensione rispettosa della storia precedente dell’edificio. Dieci gallerie espositive, un auditorium, il foyer e lo studio permettono un’ampia programmazione e lo svolgimento di conferenze, incontri, proiezioni, concerti. Dopo tre anni di cantiere, la Bourse de Commerce – Pinault Collection ha aperto le porte in gennaio. La programmazione propone al pubblico un’esperienza di visita dell’arte contemporanea attraverso la qualità degli spazi, favorendo l’incontro con gli artisti. Il ventre di Parigi è diventato simbolo della creazione e oggi ha trovato il suo ombelicus mundi.