Gli orrori della guerra

Personale di Carlo Carli a Sant'Anna di Stazzema fino al 15 agosto

La mostra "Da Sant'Anna di Stazzema a Bucha. L'umanità attraversa le intemperie" al Parco nazionale della pace è l'occasione per ripensare alla ferocia e alla violenza di ogni conflitto bellico. 

23 dipinti di cui 17 su tela sono il corpus della mostra di Carlo Carli al Parco nazionale della pace di Stazzema. L'esposizione, "Da Sant'Anna di Stazzema a Bucha. L'umanità attraversa le intemperie" ha luogo nella Fabbrica dei diritti dal 15 luglio al 15 agosto, su richiesta dell'Associazione Martiri di Sant'Anna, vicina all'artista, nell'intento di ribadire un messaggio universale: no alla guerra. Il parallelismo per ferocia, dolore e violenza sui civili, tra la strage nazifascista avvenuta in questi luoghi nel ‘44 e il conflitto in corso in Ucraina è alla base della riflessione stimolata dall’Onorevole Carli, primo firmatario della proposta di legge che nel 2001 ha istituito il parco. Ex parlamentare e docente di discipline artistiche, ha all’attivo numerose mostre personali e collettive e di recente ha esposto con grande successo di pubblico e di critica all’Archivio di Stato di Venezia. Diverse sono le tecniche utilizzate nella sua produzione, in un sovrapporsi di fotografia digitale, grafica, pittura, disegno con gessetti o pastelli, alla ricerca di contrasti e affinità tra storia dell’arte e cronaca contemporanea. Così, la Flagellazione di Cristo di Caravaggio, La strage degli innocenti di Guido Reni, 3 maggio 1808 di Francisco Goya sono soltanto alcune tra le citazioni prese in prestito dal passato e proposte in una rivisitazione attuale dal connotato fortemente emotivo, come avviene in  Mariupol e in Ucraina: un’innocenza colpita, appartenenti al trittico sulla guerra. Il toni del rosso, dominanti nei lavori esposti, irrompono e dilagano sugli scenari drammatici di popoli innocenti esposti alla tragedia della fuga, con i figli stretti al petto, per salvarsi dalle atrocità degli eccidi, o trasportati su barelle di fortuna nella speranza di sopravvivere ai bombardamenti. L’artista, prossimo alla cittadinanza onoraria conferita dal sindaco di Stazzema Maurizio Verona, affronta anche altri temi cruciali nel dibattito odierno, come le crisi pandemiche e quelle climatiche, rappresentando ogni volta la voce della sofferenza, di chi subisce nel silenzio dell’oblio. “Pensiamo possa essere un’ulteriore occasione di riflessioni sulla guerra e la violenza per i visitatori di Sant’Anna, insieme alla visita al Monumento ossario  al Museo storico della Resistenza. L’associazione è sempre stata sensibile all’arte e al suo linguaggio, che tocca con maggiore immediatezza le persone” afferma Umberto Mancini, il presidente dell’Associazione martiri di Sant’Anna.

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Freelance journalist and editorial assistant. From linguistic studies she bounces to those of engineering and arrives, through a process of kinetic liberation, to digital marketing. Performing at a gallery in Pietrasanta she meets the director of AW ArtMag in 2019 to which she binds professionally, combining the Stendhal syndrome for Boltanski to the excitment for editing. In the office, she is tête-à-tête with the PC. At home, she looks out of her window, thinking, writing and planning the next reportage.

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