“Into eternity” di Stefano Ruggia al DAV di Soresina

24 Marzo 2022

Cosa penseranno di noi fra centomila anni? 

"Into eternity" è il primo di quattro appuntamenti con il DAV - Dipartimento di arti visive di Soresina - dedicati all'approfondimento artistico degli aspetti sociali e antropologici della contemporaneità. Stefano Ruggia è il protagonista della rassegna curata da Francesco Mutti che inaugura la serie di iniziative e che avrà luogo da venerdì 25 marzo a domenica 27 marzo nella sede di Filanda pregiata. Concentrata in tre giorni di apertura al pubblico, offre l'opportunità di conoscere gli ultimi lavori dell'artista che sceglie il total black per indagare il tema del rapporto dell'individuo con i simboli di cui si avvale più o meno consapevolmente nello sviluppo della propria identità. Ispirato dagli interrogativi posti dalla visione di un docufilm del regista danese Michael Madsen, Ruggia affronta la difficoltà nel definire il rapporto tra ciò che crediamo di essere e le influenze esterne che determinano tale idea di noi stessi. Le letture, gli abiti che indossiamo, le ideologie politiche e intellettuali intervengono e si integrano nell'esperienza identitaria originale arricchendola o svilendola. Questi contributi esterni al cuore dell'autointerpretazione sono rappresentati dall'artista attraverso resine realizzate con stampi e agglomerate a formare isole flottanti, elemento preponderante della produzione più recente. L'utilizzo di specchi anneriti e privati della possibilità di riflettere la luce, come in You are beautiful, lascia spazio a un'altra forma di riflessione, quella verbale sull'integrità del pensiero e sulla sua durabilità nel tempo, nel richiamo della poesia visiva. L'immaginazione di Ruggia è proiettata nel lungo termine: fra centomila anni come sarà interpretato il nostro messaggio attuale dagli abitanti del futuro? Saranno in grado di decifrare i nostri simboli o, come avviene volgendo lo sguardo al passato, nessuna garanzia accompagnerà la trasposizione della nostra eredità culturale? L'esposizione diviene, allora, luogo fisico ed esistenziale di meditazione personale e assieme comunitaria sulla necessità di esplorare verità trascendenti, anticipando, forse, di diverse migliaia di anni il lavoro dei posteri. 

Stefano Ruggia

Into eternity

Soresina (CR)

Filanda pregiata

A cura di Francesco Mutti

25-27/03

L'Autore

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Giornalista pubblicista e assistente di redazione. Dagli studi linguistici rimbalza a quelli di ingegneria e approda nel digital marketing, attraverso un processo di liberazione cinetica. Performer in una galleria di Pietrasanta, conosce nel 2019 il direttore di AW ArtMag a cui si lega professionalmente, unendo la sindrome di Stendhal per Boltanski all’esaltazione per l’editing. In ufficio, è tête-à-tête col pc. A casa, guarda dalla finestra, pensa, scrive e progetta il prossimo reportage.

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