Pietrasanta • Audrey Guttman alla Galleria Futura
La rassegna si nutre del dialogo tra l’artista belga e lo scrittore Jiri Kolar. 27 i collage in esposizione
L'amore, la memoria e il rapporto tra passato, presente e futuro sono i temi esplorati in un mescolarsi di media differenti
“Al di là del volto” è il titolo della mostra di Audrey Guttman, ospitata da Futura Art Gallery di Pietrasanta, fino al 7 agosto. Curata da Chiara Vecchiarelli, docente all’École Normale Superiore di Parigi e membro del comitato coordinatore del Forum dell’arte contemporanea italiana, la rassegna pone l’attenzione sul dialogo tra i lavori dell’artista multidisciplinare belga con quelli di Jiri Kolar, poeta e scrittore ceco, svelando i profondi legami tra i due immaginari.
La poetica di Kolar, perseguitato e censurato dal regime comunista e imprigionato nel ’53 in quanto considerato sovversivo, è infatti richiamata dalla commistione tra testi e immagini che ritroviamo nella cifra di Guttman. 27 collage su carta, tutti realizzati nell’ultimo anno e uno datato 2020, sono il corpus di opere presenti nella personale con, al centro, la figura umana. Frammenti di corpi sono decostruiti e ricostruiti nel processo di ricerca di nuove connessioni e parallelismi fra essi e la società in cui viviamo. L’amore, la memoria e il rapporto tra passato, presente e futuro sono tra i temi qui esplorati, con un mescolarsi armonioso di media differenti che lascia affiorare le nostre contraddizioni interiori senza forzarle, ma conducendo l’indagine con uno sguardo sensibile e delicato.
Le potenzialità estetiche delle strutture anatomiche trovano spazio per giocare con poesie e ritagli in un assemblaggio inedito di immagini, parole e colori dal forte equilibrio compositivo. Abbracci, parti di mani e di volti, sagome antropomorfe campite con dettagli meccanici, giochi di proiezioni di luce e ombra descrivono una dimensione onirica che contempla la tradizione surrealista forte nel paese d’origine dell’artista.
Le potenzialità estetiche delle strutture anatomiche giocano con poesie e ritagli in un inedito assemblaggio
La femminilità che caratterizza alcuni dei soggetti trova nelle linee sinuose un ulteriore campo di espressione, uno spazio in cui liberarsi. Assegnataria della residenza d’artista presso l’Hangar Photo Art Centro di Bruxelles, vive e lavora a Parigi, dove ha conseguito due master in storia dell’arte, teoria dell’arte e letteratura e una laurea in scienze politiche.
Nel 2020 ha pubblicato un libro d’artista dal titolo “Making Arrangements” e il suo curriculum di mostre è già corposo, nonostante la giovane età, spaziando con esposizioni dalla Francia al Belgio all’Italia. “Piccola Atene”, l’appellativo con cui Pietrasanta è conosciuta, attinge a un contesto storico per declinarsi, con questa iniziativa, in uno sguardo al futuro.